Investimenti: ecco i 5 fattori che spingeranno i bond high yield

Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la qualità del credito sta migliorando. Ecco, secondo Justin Jewell, Senior Portfolio Manager, e Andrzej Skiba, Head of US Credit, di BlueBay AM, cinque fattori che possono spingere (o differenziare) le performance delle obbligazioni sul mercato high yield via via che ci avviciniamo a metà anno.

  1. Fondamentali

I rating delle obbligazioni high yield (HY) oggi sono sui livelli più alti mai raggiunti da molto tempo. Confrontando la ripartizione qualitativa del credito oggi rispetto ai livelli pre-pandemici, sia in Europa che negli Stati Uniti si osserva un incremento delle obbligazioni con rating BB, mentre il livello di bond CCC rimane sostanzialmente invariato. Il risultato è un miglioramento della qualità degli asset sottostanti, almeno agli occhi delle agenzie di rating.

  1. Politica monetaria

I mercati stanno prezzando una solida ripresa e iniziano a chiedersi quando le politiche di sostegno verranno ridimensionate. Su questo fronte, ci aspettiamo una normalizzazione del quadro di politica monetaria e potenziale incertezza riguardo alle curve dei tassi sottostanti. Riteniamo che ciò possa rappresentare una lieve fonte di preoccupazione per gli investitori HY, anche se non di tipo strutturale. Infatti, se si guarda al panorama delle opportunità obbligazionarie, l’alto rendimento ha una duration relativamente breve e rendimenti elevati. Pertanto, crediamo che sia in grado di assorbire la normalizzazione della curva dei tassi che potrebbe verificarsi negli Stati Uniti nel corso dei prossimi 24 mesi meglio di qualsiasi altra asset class obbligazionaria. A nostro avviso, quindi, la politica monetaria non deve essere temuta come fonte di rendimenti negativi, ma piuttosto occorre tenerla in considerazione come fonte di possibile volatilità, con conseguenze per il posizionamento del portafoglio.

  1. Fattori tecnici

Il contesto odierno è ampiamente favorevole per i flussi verso i bond HY nel medio-termine, in quanto gli investitori sono in cerca di “rendimenti sicuri” in un contesto dove non esistono asset realmente sicuri. Dato che i tassi di default dovrebbero essere bassi, i bond HY hanno il potenziale per offrire rendimenti reali positivi. Ci aspettiamo che la ripresa dei flussi di portafoglio continui, soprattutto considerando che la duration è di circa 3,5-3,75 anni, il che significa che l’HY non è particolarmente sensibile al contesto di aumento dei tassi di interesse.

  1. Politiche e politica

L’outlook per le politiche è un’area chiave che distingue i mercati HY americani ed europei. Nel 2020 gli Stati Uniti si sono messi in luce con un rapido recupero e un solido programma vaccinale, che ha dato i suoi frutti con le riaperture già in questa primavera e un’accelerazione nella ripresa economica. Adesso ci stiamo orientando verso l’Europa, in base alla convinzione che ci sia meno spazio per uno shock sulle politiche e un impulso inflazionistico e che quindi gli spread e i rendimenti – rimasti leggermente in ritardo – offrano ora un maggior valore rispetto agli Stati Uniti. In generale ci aspettiamo che la normalizzazione da parte delle banche centrali sarà un processo lento, che difficilmente creerà disruption sul mercato HY nel corso del 2021.

  1. Rischi idiosincratici

Vediamo diverse occasioni nell’area del mercato legata alla ripresa. Stiamo concentrando la nostra ricerca su nomi che hanno sofferto durante il 2020, ma che offrono opportunità di compressione degli spread e di rendimenti più elevati grazie a una traiettoria di recupero promettente. Più in generale, l’HY non è molto esposto a settori che potrebbero essere in difficoltà a livello strutturale (come i centri commerciali), ma piuttosto a mercati finali che hanno sperimentato un crollo temporaneo come conseguenza delle misure dei governi. Per questo motivo, crediamo che le opportunità legate alla domanda repressa e alle riaperture economiche presentino un buon potenziale di performance.